mercoledì 16 gennaio 2013

Finché le stelle saranno in cielo

Da sempre Rose, nell'attimo che precede la sera, alza lo sguardo a cercare la prima stella del crepuscolo. E' quella stella, anche ora che la sua memoria sta svanendo, a permetterle di ricordare chi è e da dove viene. La riporta alle sue vere radici, ai suoi diciassette anni, in una pasticceria sulle rive della Senna. Il suo è un passato che nessuno conosce, nemmeno l'amatissima nipote Hope. Ma adesso per Rose, prima che sia troppo tardi, è venuto il tempo di dar voce a un ultimo desiderio: ritrovare la sua vera famiglia, a Parigi. E, dopo settanta lunghi anni, di mantenere una promessa. Rose affida questo compito alla giovane Hope, che non ha nulla in mano se non un elenco di nomi e una ricetta: quella dei dolci dal sapore unico e inconfondibile che da anni prepara nella pasticceria che ha ereditato da Rose a CApe Cod. ;a prima di affidarle la sua memoria e la sua promessa, Rose lascia a Hope qualcosa di inatteso confessandole le proprie origini: non è cattolica, come credeva la nipote, ,a ebrea. Ed è sopravvissuta all'Olocausto. Hope è sconvolta ma determinata: conosceva l?olocausto solo attraverso i libri, e mai avrebbe pensato che sua nonna fosse una delle vittime scampate all'eccidio. Per questo, per dare un senso anche al passato, Hope parte per Parigi. Perchè è nei vicoli tra Place des Vosges, la sinagoga e la moschea che è nata la promessa di Rose, una promessa che avrà vita finché le stelle saranno in cielo.



"Cos'è che guardi sempre, Mamie?" le chiesi una mattina
"Guardo il cielo, tesoro mio", rispose
"Lo so, ma perché?!
[...]"Chérie, guardo scomparire le stelle", spiegò dopo un minuto.
"Perché?", domandai io.
"Perché anche se non riesci a vederle sono sempre là", disse. "Si stanno solo nascondendo dietro il sole."
"E con questo?" replicai timidamente io.
[...]"Tesoro mio, è bello rammentare che non sempre hai bisogno di vedere qualcosa per sapere che c'è."



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